Illusione del miglioramento e “performance spirituale”

 

ILLUSIONE DEL MIGLIORAMENTO E LA “PERFORMANCE SPIRITUALE”

Ciao a tutti
E’ un pò che non scrivo ed ora sento che è il momento giusto per condividere alcuni appunti di viaggio sulla “performance spirituale” una sorta di corsa verso un “miglioramento di noi stessi”, che di fatto ci impedisce di vedere l’Essenza oltre la dialettica della mente…forse,  ma non è tutto!

LA FASE DI IMPEGNO A MIGLIORARMI
Nel mio percorso di vita e di ricerca ho passato molto tempo nel cercare di “migliorarmi”, scalare la montagna delle imperfezioni per poter accedere chissà, un giorno alla Suprema Visione: la vetta della perfezione, ho semplicemente confuso l’impegno e lo sforzo nel cambiare me stesso come impegno spirituale!

LA FASE DI CONFUSIONE E CADUTA
Così ho confuso la dimensione profonda dell’Essenza con emozioni eccitanti di euforia o di intuizione folgorante, ho confuso la dimensione del Divino come una qualunque altra meta o obiettivo da raggiungere, come un mito da emulare, un ideale da assimilare e mantenere a mente e lì mi sono arenato e perduto più e più volte!

LA FASE DI RINASCITA
Ciononostante queste cadute, ho notato, però, insistendo nella pratica dell’espressività emotiva degli opposti, (meditazione della “Scrittura Iniziatica”) alle volte, senza motivo apparente, nonostante questa illusione di progressione, sperimentavo dopo ore di pratica, qualcosa di completamente differente, direi, non voluto, era un caso, uno stato totalizzante, senza dialettica in atto, senza quel solito “eco” che volesse catalogare o attribuirsi il successo.

LA FASE DELLA FIDUCIA
Questi momenti rimasero in memoria, come a formare una “strada”, una sorta di base stabile su cui tutta la realtà potesse appoggiarvisi, erano momenti più o meno intensi e di durata differente, ma con un identico sentimento di assenza di aspettative o di necessità unito ad un senso di pienezza, presenza, identità senza confini, di amore senza un oggetto specifico, dell’intero universo e meraviglia e senso di spazialità infinita, un senso di liberazione dagli attaccamenti, risultati, bisogni, obiettivi…

LA FASE DI RIFLESSIONE
Con questo voglio dire che la disputa filosofica tra agire e non agire, tra dedicarsi con disciplina alla pratica e concedersi indulgenza ad oltranza, tra impegnarsi a migliorare il proprio carattere e lasciare andare ogni attaccamento, sono solo problemi intellettuali, nell’esperienza concreta della pratica con un maestro o terapeuta, questi opposti si annullano: ciò che conta non sono le idee, i concetti, la conoscenza, ma una profonda relazione d’amore con noi stessi, in primo luogo!

ORA SERVE LA FASE PRATICA
Mi piacerebbe divulgare questa meravigliosa pratica di auto-guarigione e decondizionamento per chi vuole l’unione degli opposti, secondo uno stile moderno e con profonde radici nelle pratiche spirituali antiche.
Anche per chi vuole fare pulizia di qualche paura o tristezza, per chi sente utile approfondire il tema dell’amore e avere più consapevolezza delle proprie risorse e del flusso dell’energia fisica ed emotiva connessa all’amore.

PERCHE’ FUNZIONA?

1) PERCHE’ LAVORA CON  IL PARADOSSO E L’ASSURDO:
L’unione dei sentimenti opposti mediante espressività e fiducia è un approccio “assurdo” per la mente ordinaria abituata a catalogare ogni cosa, un approccio “non-duale” un procedimento paradossale, ma da millenni funziona meravigliosamente! Per esempio, gli yogi seguaci del Tantra originario, sebbene con modalità e tecniche differenti, attraverso rituali o meditazioni, ottengono sempre gli stessi risultati: libertà da ogni attaccamento e piacere di vivere in totale spontaneità, dentro o fuori dalla società, in solitudine o assieme ad altri a prescindere dall’apparenza esterna.

2) PERCHE’ RICONOSCE LA  FORZA DI AUTOREGOLAZIONE DELL’ORGANISMO
Sono tecniche che stimolano la sapienza “intuitiva” insita nell’organismo che sa come agire per liberare la mente dai condizionamenti culturali, sociali, sessuali, religiosi, spirituali, politici, ecc. a patto di avere un supporto di fiducia. Questo lavoro su se stessi sfrutta come carburante il potenziale d’amore rimasto imprigionato tra il ricordo della mancanza e la difesa del dolore della mancanza!

Questo approccio implica il riconoscimento della Forza di Auto-guarigione della Natura, l’idea Ippocratica di Vis Naturae Medicatrix, dove l’organismo, mente compresa, possiede di corredo proprio una forza istintiva che tende a guarire qualunque cosa, una forza istintiva che tende continuamente all’equilibrio.

La Vis Medicatrix Naturae, la forza istintiva di auto-guarigione, continua ad agire come può: noi possiamo stimolarla, darle fiducia e se ci crediamo sufficientemente a lungo alle volte fa miracoli!

Chiaramente, questa forza di auto guarigione implicita non sempre ce la fa, alla fine vince sempre la forza dell’Entropia, si muore tutti e tutto si trasforma, nell’universo tutto è impermanente, nasce e muore, ha delle fasi di crescita e di decrescita, noi compresi siamo in continua trasformazione, evoluzione e involuzione, ma da questa visione non-duale si comprende che tutto è sempre in un equilibrio perfetto!

CHE ESPERIENZA TI POSSO OFFRIRE?
SOLO CIO’ CHE CONOSCO PER ESPERIENZA DIRETTA e che pratico da moltissimi anni!

Insegno il lavoro che conosco e pratico da almeno due decenni, sono fondamentalmente meditazioni intense che coinvolgono le parti interiori che solitamente sono in conflitto, inoltre tecniche bioenergetiche di sblocco dei canali energetici nel corpo, tecniche di comunicazione efficace di auto-esplorazione e auto conoscenza della propria mente e dei suoi meccanismi automatici di stimolo/risposta e tecniche che aiutano la ri-connessione con la propria Essenza, con il proprio nucleo energetico, con la propria Fiducia Fondamentale dimenticata.

LA PRATICA PIU’ POTENTE
Quando praticavo la meditazione degli opposti tramite scrittura, una tecnica molto efficace denominata Scrittura Iniziatica, la quale ritengo la più potente, è molto adatta alla mente occidentale, quando praticavo assiduamente arrivava prima o poi (alle volte dopo 3 o 4 ore di pratiche meditative) uno stato meraviglioso, non più collegato ad una performance, anzi, piuttosto era una “decrescita” cioè una fine del “fare”, non più un raggiungimento, ma piuttosto una completa presenza senza necessità di cambiamento, un ringraziamento e un abbandono di ogni obiettivo o necessità.

QUALCHE RICORDO…
Erano momenti dove ogni strada “finiva” lì, dove la ricerca stessa non aveva più senso e non era più sostenuta da alcuno sforzo, erano momenti di completa gioia, estasi e poi preziosa comprensione e meravigliosa illuminazione emotiva, la Via della liberazione si insinuava in me e si manifestava sempre più chiaramente con le sembianze del Tantra Originale, una delle poche “Vie non-duali” una Via Spontanea di emancipazione e pulizia, nella sua più profonda essenza.

Al di là di rituali o insegnamenti ufficiali, che ho ricevuto o iconografie antiche, simboli o idee sacre appresi, l’essenza del Tantra Originale mi sorgeva dal riconoscimento di ciò che accadeva in me spontaneamente (chiaramente dovuto all’impegno quotidiano nella pratica della meditazione in azione) e si manifestava proprio in questo “rallentamento del fare”, cioè dal riconoscimento spontaneo dell’Essenza, al di là dei conflitti interni dovuti alle funzioni antagoniste della mia mente.

Queste manifestazioni arrivavano dopo una pratica sugli opposti, che poteva essere di breve o lunga durata, non potevo programmare la fine della pratica, che talvolta finiva a notte fonda, oppure ampiamente dopo l’ora di andare a tavola, creando non pochi disagi sociali o squilibri del ritmo sonno veglia, ma alla fine funzionava sempre e i risultati si mantenevano, alle volte per breve oppure per lungo tempo, in effetti nulla era prevedibile, nulla era programmabile, anche se comunque tutto era perfettamente adeguato e coerente con la mia vita, il lavoro ecc.

Immagino perché in questo modo tutte le parti della coscienza erano coinvolte senza possibilità di auto-manipolazioni o scissioni “super partes” da parte del controllo mentale, prima o poi la coscienza diventava satura di emozioni e non poteva che sentirsi liberata da qualsiasi vincolo, ogni emozione, prima o poi, arrivava alla totale espressione e ciò comportava una sensazione stupenda di amore per me stesso e ringraziamento, felicità… l’energia fluiva libera e l’amore sorgeva sempre, alla fine del lavoro catartico.

Posso aggiungere oggi, ricordando a me stesso e a te che stai leggendo queste riflessioni, che siamo un potenziale di immenso amore che non può esplodere perché il contenitore dell’energia è costituito DAL BLOCCO TRA DUE EMOZIONI.

IN SINTESI
Per portare l’espressione l’amore imprigionato è necessario liberare l’energia che lo contiene e lo reprime, in modo che l’intera coscienza sia fluida e naturale, ovvero sia unita e coerente, per far questo è necessario preparare il terreno in modo che la coscienza non si riconosca più solo nelle parti in conflitto, ma che si riconosca anche nella dimensione Divina della Luce… della Fiducia Assoluta.

Quando la coscienza si riconosce in tutte le parti, in ogni manifestazione, in ogni sentimento, emozione, sensazione,  l’incantesimo della separazione dal Tutto, dal Divino si scioglie e l’amore si manifesta in ogni ambito della vita, senza più limiti o condizioni; tutto il resto, invece non è altro che un tentativo più o meno riuscito di auto-ingannarsi, di forzare un “cambiamento” appunto, dove rimane anche solo un residuo di forzatura, la spontaneità non può esprimersi.

Questa è la mia esperienza di qualche decennio di lavoro su me stesso, di pratica di meditazioni attive e con la scrittura, di esercizi corporei di sblocco e integrazione ecc, un percorso che non finisce mai di espandersi, che ho praticato, vissuto, amato, e che quotidianamente pratico e propongo ad altri… e suggerisco a tutti coloro che sono affascinati dall’unione degli opposti e dalla sfida nel rimanere in bilico tra essi!

Se sei un organizzatore di un centro di meditazione o olistico e ti piacerebbe promuovere questo tipo di seminari, contattami per accordi.

Un saluto con un augurio di riflessione e contemplazione

… e ricorda che…

“Tutto nasce in questo istante, tutto finisce in questo istante, è qui che trovi la risposta a tutti i tuoi quesiti, basta intensificare la sensazione che provi proprio ora, fino all’Essenza.”
Luca
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